sabato l'inviata speciale dell’amministrazione statunitense Morgan Ortagus si è recata ieri a Beirut, dove ha incontrato il presidente libanese Joseph Aoun con il quale ha avuto un colloquio presso il Palazzo Baabda di Beirut.
"Abbiamo sottolineato la necessità di attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza e la necessità che Israele aderisca alla sua attuazione". Lo ha dichiarato il presidente libanese citato dal Pars Today.
"È Israele che sta violando il cessate il fuoco, e l'aggressione e le violazioni (del cessate il fuoco) da parte di Israele devono cessare", ha aggiunto Aoun.
Sempre secondo il presidente libanese, "in questo incontro abbiamo anche sottolineato la necessità che l'esercito libanese adotti tutte le misure necessarie e svolga il suo ruolo nelle zone liberate (del Libano dall'occupazione del regime sionista)".
Joseph Aoun ha affermato la necessità di porre fine alle aggressioni militari del regime sionista mentre il segretario generale di Hezbollah libanese, lo sceicco Naim Qassem, ha avvertito nel suo ultimo discorso che "se Israele pensa di poter imporci nuovi equilibri attaccando il Dahieh, il Sud e la Bekaa, ciò è del tutto inaccettabile".
"Israele non dovrebbe sottovalutare le nostre dichiarazioni, perché se questo regime non le rispetta, si presenteranno altre opzioni". Ha sottolineato Qassem.
Il Segretario generale di Hezbollah ha dichiarato che è inaccettabile che il regime israeliano prenda di mira liberamente il Libano e commetta aggressioni ogni volta che vuole, aggiungendo: "Non permetteremo a nessuno di toglierci il potere di affrontare Israele".
"Se abbiamo aspettato finora, questa pazienza è servita per darci un'opportunità, ma le autorità del Paese devono sapere che tutto ha un limite". Ha chiarito.
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